Per misurare il benessere, per misurare la prosperità di una società, abbiamo bisogno subito di indici alternativi. Ce ne sono tanti, e i più interessanti sono elencati sotto: anche se farebbe comodo rimpiazzare il Pil con un indicatore singolo, serviranno probabilmente diversi indicatori per misurare le diverse variabili.
L’Impronta Ecologica: misura l’impatto della società umana sugli ecosistemi. Calcola l’ammontare di terra biologicamente produttiva necessaria per sostenere una determinata popolazione, in base ai suoi stili di produzione e consumo, a tutti i materiali che vengono utilizzati nel processo economico, alla coltivazione degli alimenti consumati e all’assorbimento di rifiuti ed emissioni, oltre che la terra necessaria ad ospitare infrastrutture.
L’Indice di sviluppo umano HDI (Human Development Index) dell’Onu valuta la qualità della vita, calcolando l’aspettativa di vita, l’istruzione e il reddito.
Lo GPI (Genuine progress index) sottrae le spese negative dal Pil, come ad esempio i costi a lungo termine legati ai danni ambientali, la riduzione delle risorse e dell’ozono, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, la perdita di foreste, paludi e terreni agricoli; sottrae i costi sociali come il crimine, il costo delle rotture famigliari e dell’inquinamento acustico; aggiunge il volontariato e lavoro domestico, ed è adattato in base alla distribuzione del reddito, del tempo libero, della durata della vita dei beni capitali e delle infrastrutture pubbliche. Il Pil in 50 anni si è triplicato, ma il GPI è salito solo leggermente.
L’Happy planet index e La felicità interna Lorda: Misurano gli anni di “vita felici” rispetto alla sostenibilità ambientale. Il Costa Rica è il primo paese al mondo. Oltre a misurare il benessere materiale (ricchezza, reddito, consumo), misura anche lo stato di salute fisico e mentale, il livello di istruzione (conoscenza e comprensione del mondo in cui si vive), attività personali (tra cui il lavoro), il coinvolgimento nella vita politica e sociale, la qualità dei rapporti interpersonali, la qualità dell’ambiente presente e futura, la sicurezza economica e fisica.