New York ha un’impronta ecologica due terzi più bassa in rispetto all’americano medio, grazie al fatto che la mobilità in città è prevalentemente pedonale o con mezzi pubblici. Le città ed il governo dovrebbero investire in azioni per diminuire gli aumenti di temperature, campagne ad alto impatto visivo che creerebbero anche posti di lavoro, come ad esempio campagne dei tetti bianchi in centri urbani per aumentare la riflettività del pianeta.
Un’importante componente della prosperità è l’abilità di partecipare in modo significativo alla vita sociale. Mettendo ordine alle nostre vita, focalizzandoci sugli essenziali e sulla semplicità. Consolidando le cose importanti e riducendo impegni non necessari si aumenta la resistenza a shock esteriori. Siamo diventati abituati a perseguire la felicità tramite beni materiali, ma il cambiamento può essere espresso nel modo in cui viviamo, cosa compriamo, come viaggiamo, come investiamo, come passiamo il tempo libero, che lavoro facciamo, e con la pressione che mettiamo sui nostri capi di Stato. Attivismo popolare e impegno comune, la ricerca di una semplicità volontaria.
I “leader” politici continueranno a essere timidi su come risolvere la crisi ambientale finche questo movimento di massa raggiungerà un punto critico, in Italia questo numero si aggira intorno alle 600.000 persone. Attivismo grassroots sul territorio e online è essenziale per costruire questo movimento; manifestiamo non per protestare, ma per costruire, per creare.